Musica!
Non abbandonarmi!
ho nel cuore un nido
palpitante di note vibranti.
Stanno per spiccare il volo!
Corde del mio liuto
tendiamo loro le reti!
Teniamole prigioniere!
Colui verso il quale io vado
cosa troverà in me se
la musica se ne andrà?
Sei ancora nel mio cielo
sfumato di perla
baciato dal viola
intriso nell'azzurro...
... o in quel colore
verderame...
là padre mio
sono fioriti gli iris
sotto quel mandorlo
spogliato dai fiori
Corolle
in candore rosato
nelle tue braccia
sparse
per ultimo
un mazzolino
di fresche viole
nelle tue mani
tutto da portare
in quella casa
così sobria
ma vestita a festa
con qualche ricamo
e i nostri sorrisi
sparsi nella pace
della Pasqua.
In questa novità
di mattina
risento il buon profumo
della tua pelle
ti sento a me così vicino
così vero
con quell'odore,
profumo assoluto
di buono
Ora le folle
deluse,
sole,
non palpitano più
di vita,
di speranza.
Prive sono di Tua presenza amica.
Alberi scheletriti
gridano al cielo
arcano dolore.
Dispersi,
avvolti in manto
di nera paura,
piangono
i tuoi discepoli.
Venerdì Santo
mistero sconfinato
di dolore,
ma già preludio
del Tuo Amore
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